Predatore by Gary Jennings

Predatore by Gary Jennings

autore:Gary Jennings [Jennings, Gary]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-12-15T07:57:18+00:00


3.

Prima ancora di sentirglielo dire, ero convinto che Strabone non avesse la minima intenzione di lasciarmi libero, neppure nel caso che Teodorico avesse vigliaccamente accettato ogni sua richiesta. Lo sapevo con certezza, perché Strabone mi aveva confidato un segreto che lo riguardava e che non avrebbe mai corso il rischio di far divulgare. Durante il nostro primo incontro, mi aveva detto di disprezzare suo figlio ed erede legittimo, e che la presenza di Rekitakh alla corte di Costantinopoli dava all’imperatore Zeno soltanto l’illusione di avere un ostaggio mediante il quale poter manipolare il re, padre del giovane. Se mi fossi lasciato sfuggire questa confidenza, senza dubbio Zeno avrebbe spostato il proprio imperiale favore dagli Ostrogoti di Strabone a quelli di Teodorico Ä o magari favorito un oscuro reuccio di qualche popolo germanico meno importante. Perciò Strabone non poteva lasciarmi libero.

Tre erano le possibilità: o Strabone aveva intenzione di tenermi per sempre come suo sollazzo personale, o sperava che gli dessi un erede più degno; oppure (visto che ero sterile) si sarebbe alla fine stancato di me e mi avrebbe fatto uccidere Ä ma una cosa la sapevo per certo. Quando aveva detto che sarei rimasto confinato nel suo palazzo di Constantiana “per un lungo, lunghissimo periodo”, intendeva per il resto della mia vita.

Se fossi stata davvero la principessa Amalamena, probabilmente sarei piombata in una cupa disperazione, sentendomi condannata a un tale destino. Ma per fortuna avevo il mio segreto a confortarmi, e la fondata speranza, con l’aiuto di Odwulf, di riuscire a fuggire quando l’avessi giudicato opportuno.

Sapevo che Odwulf era ancora tra noi, perché ogni tanto l’avevo intravisto, durante il viaggio precedente. Alla prima occasione buona, mi aveva rivolto un impercettibile cenno del capo, per assicurarmi che il suo compagno Augis si era messo in viaggio per raggiungere Teodorico. Poiché a Constantiana le truppe di Strabone erano molto più numerose, probabilmente (e con grande sollievo) Odwulf aveva trovato ancora più facile mischiarsi agli altri senza far capire d’essere un intruso. Comunque riuscì più volte a farsi assegnare il turno di guardia davanti alla porta del mio cortile, per sapere se avevo bisogno di lui. Non ne avevo Ä per ora Ä , ma in quelle occasioni potevamo parlare liberamente, cosa di cui ero molto contento, perché non avevo nessuno con cui scambiare due parole, a parte Strabone.

Lui sì che parlava, molto spesso Ä e quando non ansimava, non grugniva o non sbavava durante l’accoppiamento, sapeva farlo in modo abbastanza corretto Ä di cose che trovavo di estremo interesse. Diventava particolarmente loquace quand’e-ra esausto e rilassato dopo aver abusato di me, ma non diventava certo confidenziale perché istupidito dall’amore.

Quando arrivammo a Constantiana, manifestò sorpresa e disappunto Ä non soltanto a me, ma a chiunque fosse a portata d’orecchi Ä perché il suo optio Ocer non si trovava già ad aspettarlo con il messaggio di contrizione, concessione e sottomissione di Teodorico. Ma potevano esserci molte innocenti ragioni per il ritardo di Ocer, perciò Strabone dopo un pò si calmò. A mano a



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